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Artro RM di spalla

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La Risonanza Magnetica (RM) è considerata la metodica più completa nella valutazione delle varie patologie interessanti l'articolazione della spalla, per la possibilità di individuare con elevata sensibilità ed in modo panoramico lesioni che interessano parti molli, tendini e muscoli della cuffia dei rotatori, strutture scheletriche e fibrocartilaginee scapolo-omerali.

In particolare nell'ambito del quadro di instabilità di spalla, risulta la più efficace tra le metodiche non invasive, nell'evidenziare le fini alterazioni che minano l'integrità del complesso capsulo-legamentoso- labrale, principale elemento stabilizzante passivo dell'articolazione.

Di fronte a quadri acuti con versamento articolare, l'utilizzo di sequenze T2 pesate che esaltano il liquido presente, consente spesso un'adeguata individuazione delle lesioni interessanti il cercine glenoideo; le sequenze T1 pesate, usualmente associate perché dotate di maggior dettaglio, possono in alcuni casi contribuire alla diagnosi 

Serie di immagini coronali T1 pesate dopo introduzione intra-articolare di soluzione contrastografica; le frecce rosse indicano lo spandimento patologico del liquido contrastografico oltre i piani capsulo-legamentosi antero-inferiori espressione di lesione distrattiva di alto grado dell'inserzione omerale della banda anteriore del legamento gleno-omerale inferiore (HAGL lesion).
Davanti a quadri cronici con versamento articolare scarso o assente, tuttavia, rimane piuttosto elevato il numero di situazioni in cui la RM può dare solo risposte dubbie o sospette a causa del collabimento delle strutture capsulo-legamentose non distese da liquido; in questi casi l'esecuzione di un'artrografia con Risonanza Magnetica (Artro-RM), che distende la capsula con introduzione di fisiologica o soluzione di gadolinio diluita, rappresenta la soluzione migliore per ottenere una precisa identificazione e definizione delle lesioni
 
 
L'iniezione intraarticolare di soluzione di gadolinio (0,5-1%) permette facilmente di documentare e confermare l'esistenza di una lesione concomitante dei tendini della cuffia dei rotatori, con fuoriuscita del contrasto in sede extraarticolare nei casi di lesione completa, o riconoscimento di lesione parziale.
 
 
a,b e c - lesione completa del tendine sovraspinoso (frecce nere) con passaggio di contrasto nella borsa sinoviale sottoacromion-deltoidea; si evidenzia lesione del cercine superiore (freccia bianca); d- lesione parziale del sovraspinoso.
 
Nei controlli postchirurgici la RM, pur essendo parzialmente limitata (specie nelle sequenze FFE), dalla presenza di artefatti ferromagnetici dovuti all'intervento è in grado di mostrare correttamente la sede degli impianti di sintesi ricostruttiva capsulo-labrale e le eventuali complicanze (fig. 9,10).
In alcuni casi l'iniezione intraarticolare può aggiungere ulteriori elementi diagnostici.